Caterina dè Medici

Caterina dè Medici fu regina di Francia, moglie di Enrico II d’Orleans. A lei si deve la divulgazione europea della cucina fiorentina e toscana, dal momento che, non soddisfatta della tradizione gastronomica d’oltralpe, fece realizzare dai cuochi di corte quelle ricette che amava particolarmente e che divennero ben presto famose.

Ecco dunque che cuochi francesi appresero dai cuochi, che Caterina dè Medici si era portata dall’Italia e in particolare dal Mugello, quelle ricette gustose, di cui la sovrana andava particolarmente ghiotta e che poi diventeranno fondamenti della cucina tradizionale francese, come ad esempio la béchamel (besciamella), il canard à l’orange (anatra all’arancia), la soupe d’oignons (zuppa di cipolle) o le crêpes.

La tavola di Caterina dè Medici era apparecchiata con tovaglie damascate, i piatti venivano cambiati tra una portata e l’altra e si mangiava con la forchetta, che, di origine veneta, entrò a far parte degli usi della corte francese.

Dolce e salato erano divisi, i pasti erano accompagnati dalla musica e, per la prima volta si potevano mangiare broccoli, asparagi, piselli, pomodori e i prediletti della regina, i carciofi. Vennero introdotti la pasta, i sorbetti di frutta e lo zabaione.

Caterina dè Medici amava mangiare particolarmente i carciofi. Si racconta che una volta ne mangiò talmente tanti da farne Una pericolosa indigestione.

Anche del Cibreo Caterina fece più volte indigestione.

Si narra che Caterina ritenesse afrodisiaci molti alimenti. Entravano nell’elenco: cardo, scalogno, zucchine, sedano, funghi, fave, cipolle, ma i carciofi cotti nel vino furono i suoi prediletti.

Le cronache del tempo riportano un pranzo di gala, dato in suo onore dalla città di Parigi nel 1549. A questa festa vennero serviti cibi che dovevano essere divisibili per tre, il numero perfetto della superstiziosa regina: “33 arrosti di capriolo, 33 lepri, 6 maiali, 66 galline da brodo, 66 fagiani, 3 staia di fagioli, 3 staia di piselli e 12 dozzine di carciofi”.