Viene spontaneo oggi servirsi del coltello e forchetta per magiare. Ma questi “strumenti” della tavola sono entrati solo di recente nei nostri usi quotidiani.
Fino al Medioevo si mangiava con le mani. Veniva utilizzato un trinciante, ovvero un coltello per spezzare la carne. Nei banchetti rinascimentali ogni commensale portava il proprio coltello personale e talora anche il proprio cucchiaio. Entrambi venivano posti sulla tavola e proprio da questo gesto deriva la parola “posata”. Nel XVI secolo si diffonde il concetto che il commensale di buone maniere debba prendere un certo distacco dal cibo, diverso rispetto alle epoche precedenti, e la posata assume quindi una funzione nuova e rilevante, sancendo la fine dell’usanza di afferrare il cibo con le mani.
Il coltello in un primo momento aveva la cima aguzza, dal momento che serviva sia per tagliare che per infilzare i cibi da portare alla bocca. Dal 1630 comincia ad avere la punta arrotondata.
In Italia fino dalla fine del Rinascimento i fabbricanti di coltelli sono rinomati per la qualità eccellente e l’estetica raggiunta. Il coltello fiorentino di gusto celliniano aveva il manico di argento dorato lavorato in foggia grottesca; il coltello veneziano del primo Rinascimento aveva il manico d’argento di raffinata eleganza.
Si deve a Caterina dei Medici, nipote di Lorenzo il Magnifico, l’introduzione della forchetta sulle tavole dei nobili francesi e d’ora in poi la forchetta trova un’ampia diffusione.
Ma prima di Caterina dei Medici?
Anche se sono tecnicamente esistite fin dai tempi antichi, la forchetta era costituita originariamente di soli due poli, utilizzati principalmente per cucinare e servire il cibo.
Una delle prime testimonianze in epoca moderna della forchetta si ha in Inghilterra nel 1297, nell’inventario di Edoardo I d’Inghilterra, vengono menzionate per la prima volta le forchette. Successivamente negli inventari di re e principi italiani, francesi e inglesi appaiono sempre più forchette in oro, argento, bronzo con preziose impugnature di avorio, cristallo, pietra dura.
A Venezia nel XI secolo quando per il matrimonio di Teodora Anna Doukaina, principessa bizantina ,e Domenico Selvo si utilizzarono forchette d’oro che la nobile sposa aveva portato in dote.